27 novembre 2014

La notte in cui nacque Gesù, gli angeli scesero dal cielo, e cantarono, danzando girotondi a grappoli intorno alla grotta di Betlemme. La melodia del canto era la più pura e toccante che mai si fosse sentita sulla terra, ma non molti la notarono. Gli abitanti dei dintorni percepirono solo un leggero brusio, si voltarono dall'altra parte e continuarono a dormire. Bisogna avere un cuore speciale per sentire il canto degli angeli. Ma in fondo ad un canalone, sulle rive di uno stagno, una giovane canna l'ascoltò. Cominciò a vibrare al ritmo della melodia, ondeggiando flessuosa con tutte le sue fibre. "Piantala!" brontolò una vecchia canna, "Mi fai venire il mal di testa!". "Lasciaci dormire", fecero eco le altre canne. Anche fra le canne, non tutte riescono a sentire le musiche degli angeli. Ma la giovane canna continuò ad assorbire quell'armonia dolcissima che scendeva dal cielo e ripeteva, danzando leggera nell'aria:"Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama". Passò del tempo. La giovane canna divenne robusta e nodosa, ma ogni volta che il vento soffiava, vibrava ripetendo la lontana melodia degli angeli. Un giorno un giovane pastore portò le sue pecore ad abbeverarsi allo stagno. Mentre le pecore si accalcavano per raggiungere l'acqua, il pastore si guardava intorno. Il suo sguardo fu attirato dalla canna. Da tempo voleva fabbricarsi un nuovo flauto, perché quello vecchio era scheggiato e il canto non era più sonoro e nitido. Impugnò il coltello e tagliò la canna, la studiò un momento e cominciò ad intagliarla. Quando lo appoggiò alle labbra e cominciò a soffiare, il suono che uscì dal flauto sorprese il pastore. Era un suono limpido e leggero, sembrava andare diritto al cuore di chi l'ascoltava. Quella sera accanto al fuoco, il pastore trasse il flauto dalla bisaccia e cominciò a suonare. Di colpo tutti tacquero e sembrò per un attimo che anche il fuoco cessasse di crepitare, per ascoltare quel suono, quella purissima melodia. Anche il pastore era sbalordito, gli pareva, a tratti, di non essere lui a suonare. Era come se il flauto andasse per conto suo e che quella melodia angelica fosse dentro le sue fibre di legno. Un vecchio pastore chiuse gli occhi e mormorò:"Mi pare di averla già sentita, una notte, tanto tempo fa, dalle parti di Betlemme...".Ma il flauto serbava un segreto ancora più sorprendente. Un giorno tra due gruppi di pastori scoppiò una lite furibonda per ragioni di precedenza in alcuni pascoli. Volarono le prime bastonate e qualche mano corse al coltello. Colpito da una improvvisa ispirazione il giovane pastore portò alle labbra il flauto e cominciò a suonare. Il suono era apparentemente debole, ma i litiganti si fermarono, le mani strette a pugno si aprirono e ai pastori venne una gran voglia di fare la pace e darsi una mano perché la vita è già abbastanza difficile. Da quel giorno, ogni volta che scoppiava un litigio, i presenti chiamavano il pastore e gli dicevano:" Suona il flauto" e al suono del flauto le tensioni si placavano, le voci irose si addolcivano e le collere si spegnevano. I cuori di ghiaccio si scioglievano e i sorrisi rifiorivano. Ma quale fu il destino dello splendido strumento che racchiudeva il canto degli angeli? Quando si sentì vecchio, il pastore affidò il flauto al figlio. Questi divenne celebre con il nome di "pacificatore".Quando pacificatore morì, il flauto passò al figlio, che a sua volta lo lasciò al figlio e così via per secoli, finché un crociato lo comprò come ricordo di Terrasanta e lo portò in Europa. Ma nessuno si ricordava più dello straordinario potere del flauto. Passò di baule in baule, di eredità in eredità, finché... "Nonno, di chi è questo vecchio flauto?"domandò Albi, nove anni mentre rovistava negli scatoloni della soffitta."L'aveva comprato il bisnonno ad un asta di cimeli, probabilmente è molto antico", rispose il nonno."Lo posso tenere?". "Certo"."Magari è magico...", concluse Albi e cominciò a lucidarlo con il fazzoletto. Lo portò alle labbra, il suono era dolce e limpido. Il mattino dopo, Albi portò il suo nuovo flauto a scuola. Non faceva bella figura, era nero e opaco. La maestra era in ritardo e la classe in subbuglio. Riccardo e Mario si erano messi a litigare furiosamente e si stavano picchiando, rovesciando libri e banchi. Albi si rifugiò in un angolo e provò il flauto. Un'armonia soave e leggera avvolse i bambini. Riccardo e Mario si fermarono come per incanto. "Scusami", disse Riccardo, "Facciamo la pace", rispose Mario. Tutti guardarono Albi, "Come suoni bene!", esclamò Mirella, "Io veramente ci ho solo soffiato dentro..." mormorò Albi, arrossendo. "Lo sapevo che era magico", pensò, felice della scoperta. Ma più felice era il cuore della giovane canna che aveva conservato per secoli il canto degli angeli, senza perderne neppure una nota. Da web

26 novembre 2014
In un remoto villaggio di campagna, la Vigilia di Natale, un ragazzino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione, nella notte Santa. Si attardò più del previsto e, sopraggiunta l'oscurità, non seppe ritrovare la strada per tornare a casa. Per giunta incominciò a cadere una fitta nevicata.Il ragazzo si sentì assalire dall'angoscia e pensò a come, nei mesi precedenti, aveva atteso quel Natale, che forse non avrebbe potuto festeggiare.Nel bosco, ormai spoglio di foglie, vide un albero ancora verdeggiante e si riparò dalla neve sotto di esso: era un abete. Sopraggiunta una grande stanchezza, il piccolo si addormentò raggomitolandosi ai piedi del tronco e l'albero, intenerito, abbassò i suoi rami fino a far loro toccare il suolo in modo da formare come una capanna che proteggesse dalla neve e dal freddo il bambino.La mattina si svegliò, sentì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che si erano messi alla sua ricerca e, uscito dal suo ricovero, poté con grande gioia riabbracciare i suoi compaesani.Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, che la piana aveva piegato fino a terra. Aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile.In ricordo di quel fatto, l'abete venne adottato a simbolo del Natale e da allora in tutte le case viene addobbato ed illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno.Da quello stesso giorno gli abeti nelle foreste hanno mantenuto, inoltre, la caratteristica di avere i rami pendenti verso terra.
Da web

25 novembre 2014
Tra le varie tradizioni di natale ce n'è una molto commovente che riguarda la stella di natale la pianta più diffusa e tipica delle feste natalizie.
La protagonista di questa storia è una bambina messicana che fa un dono bellissimo a Gesù nella notte della vigilia di natale.
A Città del Messico, viveva una povera bambina indiana di nome Ines.La sera della vigilia di Natale voleva portare un fiore a Gesù Bambino ma non aveva i soldi per acquistarlo. Girò per strada senza sapere cosa fare, poi decise di raccogliere dei rametti da un cespuglio visto per caso tra i ruderi di una chiesa. Dopo averli raccolti pensò di abbellire il mazzetto con l'unica cosa bella che possedeva: un fiocco rosso per capelli. Arrivò alla chiesa che ormai era buio e Ines pensò di non trovarci nessuno. Una volta davanti a Gesù Bambino, depose il suo mazzolino. Subito dopo averlo messo vicino alla statua, sentì dietro di sé delle voci: erano delle persone stupite ed incuriosite dal bellissimo fiore di Ines; così le chiesero dove avesse trovato un fiore così splendido.Ines si voltò verso il suo mazzolino e, incredula, vide che le foglie verdi del cespuglio si erano colorate di rosso e le bacche color oro al centro avevano preso la forma di un cuore.Ines tornò a casa felice pensando che a Gesù fosse piaciuto il suo dono perché lo aveva trasformato nel fiore più bello del Messico: la Stella di Natale.
Manca esattamente un mese a Natale,e noi ci siamo già vestiti a festa,rinnovando la grafica
del blog a tema Natalizio...sperando sia di vostro gradimento.
Da oggi fino alla fine delle feste,posteremo tante belle novità,a partire dal sito dedicato al Natale ,dove potrete trovare  tantissimi simpatici gadgets  dedicati alle feste,sia in flash che in HTML,simpatici e allegri porteranno nei vostri blog tanta gioia delle feste.
Se vi fa piacere potrete seguirci anche sulla nostra pagina facebook,abbiamo tantissime immagini e frasi originali da poter condividere.
Se vorrete farci compagnia non ci farà altro che piacere!

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